Buongiorno wordsbookiani!
Come state? Questa settimana ho letto di nuovo un bel po’ e ora che il weekend si avvicina non so quanto riuscirò a leggere perché da domani iniziano gli eventi collegati a Book City e ce ne sono davvero alcuni che non vorrei perdermi e quindi sarò un po’ impegnata! Ma veniamo a noi, oggi ho il piacere di ospitare una nuova tappa del blogtour dedicato al romanzo di Irene Toccaceli, L’altra metà del mondo!

 

IL LIBRO: “L’ALTRA METÀ DEL MONDO”

L'altra metà del mondo L’ALTRA METÀ DEL MONDO
di Irene Toccaceli


Editore: Self publishing • Uscita: 29 marzo 2015 • Formato: Cartaceo
Prezzo: € 12,48 • Pagine: 448 • Link: amazon.it


TRAMA: Evelyn Soldier è una diciannovenne bella, ricca e popolare, ma anche altrettanto arrogante e superficiale. Derek Hunt è sempre pieno di tagli e lividi, e su di lui girano voci maligne, come il fatto che abbia ucciso una ragazza nella sua vecchia città. Evelyn e Derek non hanno nulla in comune e non si sarebbero mai dovuti avvicinare. Ma quando Evelyn batte la testa e si risveglia nell’Altra Metà del Mondo, un luogo selvaggio dove strani esseri tentano di divorarla, sarà proprio Derek a salvarla. Evelyn capirà presto di essere costretta a tornare in quel mondo ogni notte e a rischiare la vita assieme a Derek. Ma cos’è realmente l’Altra Metà? E perché, improvvisamente, la sua vita non le appare più tanto perfetta? Fra amore, amicizia e la continua lotta per la sopravvivenza, Evelyn scoprirà una verità capace di cambiare tutto ciò in cui ha sempre creduto…

 

INTERVISTA A IRENE TOCCACELI

Ed eccoci arrivati alla parte “succosa” della tappa, l’intervista a Irene Toccaceli autrice del romanzo che vi stiamo presentando. Ultimamente sto facendo un sacco di interviste e sono davvero felice perché è un modo per conoscere meglio il romanzo e chi ci sta dietro. Una cosa che mi attira sempre, ma partiamo subito con le domande…
 

Irene Toccaceli

D: L’Altra Metà del Mondo parla di una ragazza costretta a combattere per la propria vita ogni notte, nei propri sogni. Com’è nata l’idea per una trama del genere?
R: “Mi sono sempre piaciute le storie che parlano della lotta per la sopravvivenza. Quelle che ti lasciano con il fiato sospeso fino all’ultimo e ti spezzano il cuore, per poi ricucirtelo malamente. Volevo che il mio libro avesse un finale mozzafiato e che nascondesse un messaggio universale, perciò ho creato una storia che, una volta conclusa, potesse essere riletta da un’altra prospettiva. Ovviamente, non poteva mancare la componente romantica! E devo ammettere di avere un debole per i sogni – faccio sempre sogni incredibilmente realistici – perciò ho unito le varie componenti e… ecco a voi L’Altra Metà del Mondo!”
 
D: I personaggi del tuo romanzo sono piuttosto inusuali. Abbiamo un’eroina viziata e capricciosa e un protagonista maschile rifiutato dalla società. Perché hai scelto questi modelli?
R: “Ciò che mi piace delle storie è l’evoluzione dei personaggi. Quando leggi un bel libro te ne accorgi: il personaggio che conosci all’inizio del libro non è mai uguale a quello che trovi alla fine della storia. Il personaggio di Evelyn, in particolare, nasce da una canzone: “All She Could Be”, di Sarah Solovay. Il testo parla di una ragazza bellissima che avrebbe molto da dire ma preferisce tenere la bocca chiusa e vivere in modo superficiale. Evelyn è proprio così: si comporta da bambina viziata perché la sua famiglia le ha sempre permesso di farlo. Tutte le relazione che ha instaurato nella sua vita sono legami affettivi falsi, che l’hanno portata a trattare con superficialità tutti gli aspetti della vita. Il personaggio maschile, invece, doveva contrapporsi a Evelyn. Per farlo, doveva essere pieno di valori giusti. Ma non sempre i valori più nobili sono accettati dalla società… ed è proprio questo che rende Derek un emarginato: il giudizio collettivo.”
 
D: L’Altra Metà è un luogo particolare, a metà fra il sogno e la realtà. Gli esseri che lo popolano sono ben diversi da quelli a cui siamo abituati. Come li hai creati?
R: “Mi sono divertita a giocare con l’evoluzione. Ho dato zanne a piccoli coniglietti indifesi, ho reso gli alberi e le rocce capaci di muoversi, ho permesso ad animali acquatici di volare. Creare le bestie dell’Altra Metà è stata forse la parte più divertente del lavoro.”
 
D: La storia non è legata a nessun posto in particolare. Non vi è mai un riferimento alla città, e anche la lingua usata sembra essere l’inglese. Perché queste scelte?
R: “Volevo che il messaggio nascosto nel mio libro fosse universale. L’inglese è considerato, attualmente, la lingua dei rapporti internazionali e perciò mi sembrava la più adatta. Ho anche preferito non dare una collocazione precisa ai personaggi, per lo stesso motivo. Perfino il cibo passa dalla tradizionale pasta italiana al bacon. Inoltre, sebbene il finale sia studiato per lanciare un messaggio, questo messaggio non è legato a nessun orientamento religioso o politico. Anche la morale va un po’ perdendosi nel corso del libro. Penso che la vita sia fatta di compromessi e scelte a volte non troppo felici, ed è proprio questa, la prima lezione di Evelyn nell’Altra Metà. Oltretutto sono dell’idea che vi sono cose, nella vita, che sfuggono al nostro controllo. Il dolore, la malattia e la morte, così come i sentimenti, non possono essere controllati, e perciò spesso ci sentiamo persi. Credo che, a volte, si debba semplicemente accettare che il nostro destino non è sempre luminoso, e magari dovremmo ringraziare per ciò che abbiamo, invece che lamentarci di ciò che abbiamo perso. È questa è invece l’ultima lezione che l’Altra Metà impartirà alla nostra eroina.”
 
D: Hai in serbo altre sorprese per i lettori?
R: “Attualmente, un traduttore professionista sta traducendo il libro. Presto L’Altra Metà del Mondo verrà messo in vendita in inglese e spero proprio che questo mi porti un po’ di fortuna! Se dovesse avere successo, avrei già a disposizione un editore disposto a creare la versione a fumetto della storia. Chissà che non ne esca qualcosa di buono!”

 

Ed eccoci ora arrivati alla fine di questa tappa! Come sempre è stato un piacere partecipare e condividere questo blogtour con le colleghe/i blogger e vi ricordo la tappa di domani sul blog di Silvy (We found wonderland in books) dove si parlerà del personaggio femminile di questa storia.
Ciaoooooo!!
 

Clarissa