Buongiorno wordsbookiani!
Martedì di recensioni con il mio pensiero su Sempre e solo Leah di Becky Albertalli in arrivo in libreria proprio oggi per Mondadori. L’autrice con questo romanzo, pubblica il secondo volume della serie Creekwood di cui fa parte anche Tuo, Simon di cui vi ho parlato l’anno scorso e che mi era piaciuto davvero molto. Sono quindi felicissima di aver potuto leggere in anteprima il secondo volume di cui vi vado a raccontare come è andata…

IL LIBRO:

Sempre e solo Leah

Sempre e solo Leah
di Becky Albertalli

Serie: Creekwood
Pagine: 285
Prezzo: € 17,00
Formato: Cartaceo
Editore: Mondadori
Link d’acquisto: amazon.it

TRAMA:
Quando suona la batteria insieme al gruppo, Leah Burke non sbaglia un colpo, ma ultimamente la sua vita fatica a tenere il ritmo. Con la scelta dell’università alle porte, una mamma single adorabile ma scombinata e la perenne sensazione di essere un’outsider in mezzo ai suoi amici e alle loro famiglie perfette, Leah avverte che qualcosa è offbeat, fuori tempo. E ora che il suo forte interesse per Abby sta diventando amore, non ha il coraggio di confidare a nessuno di essere attratta anche dalle ragazze, nemmeno a Simon, il suo migliore amico serenamente gay. Basteranno il suo pungente senso dell’umorismo e il suo sguardo irresistibilmente cinico sul mondo a farle vincere la paura di perdere ciò che ha di più prezioso, aiutandola a trovare di nuovo la nota giusta?

IL MIO PENSIERO:

Partiamo da una piccola premessa, Tuo, Simon mi era piaciuto davvero moltissimo e quindi ho iniziato questo romanzo con le aspettative davvero alle stelle, speravo in una storia allo stesso livello e, invece, con Sempre e solo Leah mi sono ritrovata con una bella lettura ma allo stesso tempo non mi ha convinta al 100%.

Ovviamente come si evince dal titolo ci ritroviamo con Leah, già conosciuta nel romanzo precedente, come protagonista. Leah mi è sempre stata simpatica ma in questo volume viene fuori il suo vero carattere e sinceramente non ha mi ha fatta impazzire. È fin troppo schietta e questo la rende poco sensibile nei confronti delle persone che la circondano. Mi piacciono le persone dirette, questo va più che bene ma quando mancano di tatto o non si rendono conto di aver sbagliato allora non ci siamo.

C’è una scena in particolare che mi ha fatto storcere il naso e ha fatto si che non apprezzassi fino in fondo la lettura. Non vorrei scendere nei dettagli per evitare spoiler e comunque se o quando lo leggerete mi farebbe piacere avere un vostro parere.

Comunque la lettura è andata molto bene perché la Albertalli ha uno stile davvero entusiasmante, mi fa sorridere spesso e l’umorismo che caratterizza i suoi personaggi lo si ritrova anche in questo volume. Come si ritrovano anche Simon e Blu ♥ li ho amati moltissimo anche in queste loro apparizioni!!

Ho apprezzato moltissimo come l’autrice anche questa volta riesca a toccare temi molto delicati con una semplicità disarmante. Non solo tematiche LGBT+, ma anche il sapersi apprezzare per quello che si è, cercando di passare sopra a tutti i commenti delle altre persone. Non è facile far capire e esprimere questi concetti ma la Albertalli ce la fa, e lo fa con una semplicità disarmante.

Poi, non poteva di certo mancare il lato “cuoricioso” della storia e anche qui i feels sono andati alle stelle come per Simon e Blu. Assieme, Leah e il suo interesse amoroso, sono davvero un coppia fantastica. Mi sono piaciute fin da subito e ci sono stati attimi davvero intensi.

Nel complesso è stata una lettura positiva e che consiglio, mi dispiace davvero che il carattere di Leah abbia reso la storia più difficile. Forse era voluto, forse sono io che non ho letto con la chiave giusta il suo comportamento ma avrei preferito che capisse di aver sbagliato qualche volta e si prendesse la responsabilità di chiedere scusa. Questo è il motivo principale per cui il mio giudizio non arriva a cinque stelline piene ma è stata decisamente una bella lettura quindi quattro stelle sono più che meritate!

Il mio giudizio: 4/5
★ ★ ★ ★ ☆


E voi cosa ne dite, lo leggerete?
Avete letto “Tuo, Simon”?

Un abbraccio
Clarissa