Buongiorno wordsbookiani!
Oggi sono super felice di partecipare al Review party dedicato a La prossima persona che incontrerai in cielo di Mitch Albom in arrivo proprio oggi per Sperling & Kupfer. Non avevo mai letto nulla di questo autore ma la trama mi aveva invogliato. In più Luigi (Everpop), che partecipa insieme a me e altre blogger a questo review party, mi ha suggerito che sarebbe stato un libro nelle mie corde e ci ha visto bene!
IL LIBRO:
IL MIO PENSIERO:
Prima di dedicarmi alla lettura di La prossima persona che incontrerai in cielo, mi sono informata un po’ su Mitch Albom, autore che non conoscevo. Ho scoperto che ha pubblicato moltissimi bestseller e ammetto che molti di essi mi attirano parecchio. Così una volta preso in mano il romanzo ero molto curiosa di capire se la sua scrittura fosse ciò che mi immaginavo. Per fortuna direi proprio di si, il volume in questione non è lunghissimo e la storia è coinvolgente che basta una giornata per leggerlo tutto.
È quello che è successo a me! Come dice il romanzo stesso nelle prime righe, questa storia comincia dalla fine. E già ero estremamente curiosa di capire come si sarebbe svolta. Cosa mi sarei trovata ad affrontare e sopratutto se la narrazione non fosse un enorme flashback. Con grande sorpresa, non è assolutamente così. Albom ci racconta la storia di Annie a partire dal suo ultimo giorno di vita e una volta nell’Aldilà, piano piano ci svela molto di più su questo personaggio.
Ho trovato davvero interessante la sua visione del post-mortem. Abbiamo tutti un’idea di quello che ci aspetterà dopo, credenti o non credo che un’idea ce la siamo fatta tutti. Quella di Albom mi è piaciuta particolarmente e ho trovato affascinante l’incontro con cinque persone della propria vita che permettono di comprendere meglio il proprio io.
Tutto il romanzo è incentrato su Annie, una lungo introspezione ma non pesante. Il personaggio di Annie mi è piaciuto molto, la impariamo a conoscere mentre lei stessa si conosce più a fondo e questo per me è un valore aggiunto. Non ha avuto un’infanzia facile e lo scopriamo attraverso i capitolo che l’autore definisce gli errori di Annie.
Fino alla fine mi sono chiesta come si sarebbe conclusa la storia. Non avevo nessuna idea di come Albom avesse deciso di raccontare un finale così particolare (essendo partiti dalla fine). Sono stata piacevolmente sorpresa e non vi svelo molto di più perché altrimenti vi rovinerei la lettura.
Il suo stile è decisamente unico e mi ha spinto a voler leggere altro di suo. Un romanzo inaspettato, che in libreria avrebbe sicuramente catturato la mia attenzione ma che, forse senza la spinta di qualcuno, avrei lasciato in disparte, pentendomene.
Il mio giudizio: 4/5
★ ★ ★ ★ ☆
E voi cosa ne dite, lo leggerete?
Avete letto altri romanzi di Mitch Albom?
Un abbraccio
Clarissa