Buon pomeriggio cari readers!!!
Spero di riuscire a godermelo un pochino, finendo di leggere le letture che ho iniziato e magari con l’inizio della prossima settimana, iniziare qualcosina di nuovo.
Tornando sulla retta via e abbandonando i miei sproloqui, oggi vi lascio il mio parere sull’ultimo libro che ho letto di John Green, Teorema di Catherine. Ve l’ho mai detto quanto adoro questo autore???
![]() Teorema di Catherine
di John Green Editore: Rizzoli Pagine: 342 Prezzo: 14,00 € Formato: Brossura Link acquisto: rizzoli.eu Trama:
Da quando ha l’età per essere attratto da una ragazza, Colin, ex bambino prodigio, forse genio matematico forse no, fissato con gli anagrammi, è uscito con diciannove Catherine. E tutte l’hanno piantato. Così decide di inventare un teorema che preveda l’esito di qualunque relazione amorosa. E gli eviti, se possibile, di farsi spezzare il cuore un’altra volta. Tutto questo nel corso di un’estate gloriosa, passata con l’amico Hassan a scoprire posti nuovi, persone bizzarre di tutte le età, ragazze speciali che hanno il gran pregio di non chiamarsi Catherine. |
La risposta, è la chiave di questo romanzo.
Ci vorrebbe un teorema in grado
di prevedere se una storia è destinata a durare o no.
E Colin è deciso a trovarlo.
Peccato che la realtà sia fatta più di eccezioni che di regole.
O forse è meglio così.
Non sapevo cosa aspettarmi, non avevo letto recensioni ma sono andata a colpo sicuro e per fortuna non me ne sono pentita nemmeno un po’.
Una cosa che mi ha colpito tantissimo è come sia riuscito a far sposare l’intera storia con la matematica. Le note a piè pagina, che di solito spiegano dettagliatamente qualcosa (e, diciamocelo, a volte sono proprio pesantine da leggere), qui prendono un significato diverso. Le leggi curiosa di sapere che cosa ci potrai trovare questa volta, battute, spiegazioni o solo il pensiero di Colin che è stato interrotto perché per niente interessante, come gli suggerisce Hassan.
Personaggi, anche questa volta, molto interessanti. Non sono riuscita a immedesimarmi in nessuno di loro direttamente ma mi sentivo parte del gruppo, un gruppo strampalato che però prendi in gran simpatia.
Il protagonista è semplicemente fantastico, Colin Singleton è un genio – o meglio un ex-prodigio, come si definisce lui – e, dopo essere stato lasciato diciannove volte da una ragazza di nome Catherine (e non Khatrine, Chatrine o Caterina, proprio C-A-T-H-E-R-I-N-E), parte con il suo amico Hassan per cercare di rimuovere quella sensazione di mancanza che lo attanaglia.
Voleva piangere, ma invece sentiva solo un dolore dietro il plesso solare. Piangere è aggiungere qualcosa: piangere è tu-più-le-lacrime. Ma la sensazione che Colin provava era l’esatto – e orribile – contrario del pianto. Era tu-meno-qualcosa. Continuava a pensare a una sola parola, sempre, e sentiva quel dolore bruciante proprio sotto la cassa toracica.
Come sempre trovo la scrittura di Green molto scorrevole e piacevole e se non lo avete mai letto vi consiglio subito questo autore. Adesso non mi resta che procurarmi Città di carta (è l’unico che non ho ancora letto) e vedere un po’ come va ^_^

Voi lo avete già letto, lo leggerete?
Fatemi sapere cosa ne pensate ^_^
Ciaooooooooo ^_^
Mmm… Dopo aver letto Colpa delle stelle, che non mi è piaciuto ma giuro che ho un cuore xD, ho deciso che se mai darò un'altra possibilità a Green non è prossimamente.
Ciao Nolwenn!! Al contrario a me sono piaciuti tutti moltissimo, ma credo che sia proprio questione di gusti, a non tutti piace e lo capisco. Ha un modo di scrivere molto particolare!
Ciao Cla!! 🙂
Io in settimana ho finito cercando alaska e l'ho proprio amato tanto! Questo devo ancora leggerlo ma so già che mi piacerà! Non so come ci riesce ma ogni personaggio è unico e speciale! Adoro troppo Green! *–*
Ciao Ale!!!
Sì, sì, leggilo che ti piacerà.
Cercando Alaska è bellissimo, anche a me è piaciuto tantissimo ed è in vero stile Green ^_^