Buongiorno carissimi readers!!!

Oggi sono in fase di preparativi, questo pomeriggio vado all’incontro con Lauren Kate!!! Non sto più nella pelle ^_____^
Prima di partire alla volta di Milano eccomi qui con voi per lasciarvi un nuovo appuntamento con Italian reports. Il protagonista di questo post è Fiabe allo specchio di Jessica A., un fantasy fiabesco che mi ispira parecchio e di cui vi lascerò anche un piccolo estratto.

Italian reports
Sotto questa categoria verranno inserite tutte le segnalazioni di autori emergenti italiani
Fiabe allo specchio
di Jessica A.
Editore: Selfpublishing con StreetLib
Pagine: 135
Prezzo: 2,99 €
Formato: eBook
Data d’uscita: 11 luglio 2015
Link d’acquisto: amazon.it
Trama:
Le fiabe hanno alle proprie spalle un passato antichissimo, fatto di numerosi personaggi, storie e riscritture. Ognuno di noi, da bambino, ha letto o ascoltato diverse fiabe e ne porta ancora dentro il ricordo. Ma siamo davvero così sicuri che le fiabe siano fatte solo per i bambini? E, soprattutto, che quella fiaba che ricordiamo sia (in un certo senso) “autentica”?
Percorreremo insieme questo viaggio misterioso, analizzando e confrontando alcune delle fiabe più note, scoprendo che (a volte) non è sempre il principe azzurro a salvare la principessa.
Jessica A.
Jessica A. è una giovane ragazza di 24 anni, ama i libri, gli animali (soprattutto i gatti!) e ha quasi sempre la “valigia in mano”. Fiabe allo specchio è frutto di un suo lavoro universitario (tesi) e della sua passione per le fiabe e i misteri.
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“Il primo racconto de La camera di sangue, dall’omonimo titolo, prende come riferimento la fiaba francese di Perrault, Barbablù. […] Perrault delinea fin dall’inizio la figura di Barbablù, presentandolo come un uomo ricco, ma brutto e spaventoso, difatti: «non c’era donna, ragazza o maritata, che soltanto a vederlo, non fuggisse a gambe dalla paura». Nella riscrittura invece è dato spazio maggiormente alla protagonista che ripercorre il proprio vissuto presente e passato. […] La descrizione che abbiamo di lui è velata, parziale, poiché a separarli c’è una porta:
“Se mi fossi appoggiata sul gomito sarei riuscita a scorgere la forma scura, leonina del suo capo e le narici avrebbero colto un soffio di quel profumo maschio e opulento, di cuoio e di spezie, che regolarmente lo accompagnava […] per quanto fosse un uomo corpulento, si muoveva senza fare rumore, come se le suole delle sue scarpe fossero di velluto, come se, al suo passo, il tappeto si tramutasse in neve.”
Nella versione francese, oltre alla barba, a rendere spaventoso Barbablù è la rivelazione di un altro particolare: «[…] aveva sposato diverse donne e di queste non s’era mai potuto sapere che cosa fosse accaduto»”

Ed eccoci qui, cosa ne pensate? Vi incuriosisce?
Ci vediamo domani….
Ciaooooo ^___^