Buongiorno wordsbookiani!

Il weekend ormai è passato ma questa volta ne sono felice perché non vedevo l’ora di parlarvi del nuovo romanzo in uscita il 26 maggio per Rizzoli. Infatti, oggi inzia qui su Words of books il blogtour dedicato a Ti darò il sole di Jandy Nelson, direi che è un ottimo modo per cominciare la settimana, mi da la carica giusta 🙂

Banner Ti darò il sole
Non so se ne avevate già sentito parlare, questo romanzo è un libro super chiacchierato in lingua e finalmente arriverà anche da noi. Sono felicissima di potervene parlare perché ero davvero tentata di acquistare I’ll give you the sun, mi ispira davvero moltissimo e avere tra le mani la versione in italiano per me è una vera fortuna.
Il blogtour sarà composto da cinque tappe dove vi presenteremo qualche informazione in più su Ti darò il sole, conoscere i personaggi, le tematiche trattate e vi potrete divertire ascoltando la playlist e provando a rifare la nail art pensata da Elisa. Ma ora andiamo subito al dunque, qui sotto trovate il calendario e subito dopo tutti i dettagli del romanzo e non lasciatevi sfuggire l’incipit!!
23.05 – Words of books
Presentazione + incipit
24.05Everpop
Playlist
25.05Il castello tra le nuvole
Dreamcast
26.05We found wonderland in books
Tematiche trattate
27.05Devilishly Stylish
Nail art
Calendario Ti darò il sole
Ti darò il sole
Ti darò il sole
Ti darò il sole
di Jandy Nelson
Editore: Rizzoli
Pagine: 500
Prezzo: 16,00 €
Formato: Cartaceo
Data d’uscita: 26 maggio 2016
Trama:

Solo un paio d’ore dividono Noah da Jude, ma a guardarli non si direbbe nemmeno che sono fratelli: se Noah è la luna, solitaria e piena di incanto, Jude è il sole, sfrontata e a proprio agio con tutti. Eppure i due gemelli sono legatissimi, quasi avessero un’anima sola. A tredici anni, su insistenza dell’adorata madre stanno per iscriversi a una prestigiosa accademia d’arte. Tecnicamente è Noah ad avere il posto in tasca – è lui quello pieno di talento, il rivoluzionario, l’unico che nella testa ha un intero museo invisibile – e invece in un salto temporale di tre anni scopriamo che è Jude ad avercela fatta, ma anche che i due fratelli non si parlano più, che Noah ha smesso di dipingere, che si è normalizzato, e che Jude si è ritirata dal mondo che tanto le calzava a pennello. Cos’ha potuto scuotere il loro legame così nel profondo? In un racconto a due voci e a due tempi, Noah e Jude ci precipitano tra i segreti e le crepe che inevitabilmente si aprono affacciandosi all’età adulta, ma anche nelle coincidenze che li risospingono vicini, laddove, forse, il mondo può ancora essere ricucito.

Incipit
In questa tappa oltre a conoscere meglio il romanzo, abbiamo deciso di farvi sbirciare le prime pagine e quindi non mi resta che lasciarvi l’incipit della storia e sperare che vi colpisca.

IL MUSEO INVISIBILE

Noah
13 anni

Tutto inizia così.
    Con Zephyr e Fry – i due sociopatici del vicinato attualmente in carica – che mi inseguono nel bosco e il suolo che sussulta sotto i miei piedi mentre corro a perdifiato nel vento, fra gli alberi, in una nube incandescente di panico.
    «Te lo facciamo noi l’esame, frocetto» urla Fry.
    E Zephyr mi è addosso, mi blocca un braccio dietro la schiena, poi l’altro, e Fry agguanta il mio album degli schizzi. Mi allungo per riprenderlo ma sono senza braccia, impotente. Tento di divincolarmi dalla presa di Zephyr. Inutile. Provo a battere le palpebre e a trasformare quei due in falene. Ninete. Sono ancora loro: una coppia di gigantesche testadicazzo di seconda liceo con l’hobby di gettare dalle scogliere un povero essere umano di tredici anni.
    Zephyr mi stringe da dietro in una morsa, il suo petto mi preme sulla schiena e viceversa. Siamo in un bagno di sudore. Fry comincia a sfogliare il mio blocco. «Ma che è ‘sta roba che disegni, Bolla? Non si capisce niente.» Lo immagino mentre viene investito da un tir. Alza il blocco per mostrare uno schizzo. «Zeph, guarda un po’ tutti questi tizi nudi!»
    Il mio sangue smette di circolare.
    «Non sono tizi. Sono il David» sbotto. Dio, fa’ che io non abbia una voce da gerbillo, ma fa’ anche che lui non guardi i disegni che vengono dopo, quelli che ho fatto oggi mentre li spiavo, disegni di loro due, di quando sono usciti dall’acqua con le tavole da surf sottobraccio, senza costume, senza niente, con la pelle luccicante e (ehm) mano nella mano. Una licenza artistica mia, mettiamola così. Oddio, adesso penseranno che… Mi ammazzeranno ancora prima di concepire l’intenzione di ammazzarmi, ecco cosa faranno. Il mondo inizia a fare una capriola. «Michelangelo, hai presente? Mai sentito?» butto lì a Fry. Non voglio comportarmi da quello che sono. Sei un duro se ti comporti da duro, non fa altro che ripertermi il papà. Come se io fossi una specie di ombrello rotto.
    «Eccome no» enuncia la grossa bocca carnosa di Fry, che si assembla con le altre sue grosse e carnose fattezze all’ombra della fronte più spropositata del mondo, facendone la perfetta copia di un ippopotamo. Strappa la pagina dal blocco: «Ho sentito dire che era gay».
    Lo era – mia mamma ci ha scritto un libro – ma figurati se Fry lo sa. Se non li chiama gay li chiama checche o frocetti. Poi ci sono io: checca, frocetto o Bolla.
    Zephyr scoppia in una risata cupa e demoniaca. La sentro vibrare fin dentro di me.
    Fry passa al disegno successivo. Un altro David. Dalla vita in giù. Uno studio dettagliato. Divento di ghiaccio.
    Adesso ghignano tutti e due. La risata echeggia nella foresta, sembra uscire dalle ugule degli uccelli.
    Di nuovo cerco di liberarmi dalla stretta di Zephyr prt strappare il blocco da Fry, ma alla fine riesco solo a renderla più soffocante. Zephyr, che è una specie di Thor, con un braccio mi serra il collo e con l’altro mi allaccia il busto come una cintura di sicurezza. È a torso nudo, caldo di spiaggia, e il tepore del suo corpo penetra attraverso la mia maglietta. L’odore di cocco della sua crema solare mi riempie il naso e la testa, e così il profumo intenso dell’oceano, quasi che se lo fosse portato in spalla fino a qui. Zephyr che si trascina dietro la marea come un telo da bagno: sarebbe bello, sarebbe lo spunto giusto (RITRATTO: Ragazzo che cammina con il mare in spalla)… Ma non ora, Noah: è il momento più sbagliato per ritrarre mentalmente questo decerebrato. Ritorno in me, sento il sapore del sale sulle labbra e mi ricordo che sto per morire. […]

Il form
Ovviamente non potevamo lasciarvi senza una sorpresina per voi. Seguendo il blogtour e queste semplici regole che vi elenco qui sotto potreste portarvi a casa una copia del romanzo! Mi raccomando lasciate sempre un commento valido e compilate il form Rafflecopter qui sotto per poter partecipare.

OBBLIGATORIO

  • Segui tutti i blog partecipanti al blogtour;
  • Commenta tutte le tappe del blogtour, lasciandoci una mail;
  • Mettere Mi piace alla pagina Facebook di Rizzoli.

Modulo Rafflecopter

La prima tappa si conclude qui, speriamo di avervi incuriosito almeno un po’ su questo nuovo romanzo e vi aspettiamo domani sul blog di Luigi (Everpop) dove potrete trovare la playlist 🙂
Ciaooooo!!!