Come state? È ufficiale sono super raffreddata, giorni di colazione con TachifluDec e biscotti sono la mia routine adesso ma almeno riesco a stare in piedi e a raccontarvi come è andata la letture de L’incastro (im)perfetto di Colleen Hoover edito da Leggereditore…
IL LIBRO
IL MIO PENSIERO
Come dicevo nella scorsa recensione, mi piace che i romanzi delle Hoover siano autoconclusivi ma allo stesso tempo legati tra loro. In questo caso c’è un legame proprio con 9 novembre (di cui potete leggere il mio parere qui) che ho ascoltato poco prima. C’è solo un piccolo intramezzo in cui compaiono i due protagonisti di questa storia e avendolo letto prima, purtroppo avevo già un’idea su come si sarebbe sviluppata la storia.
La storia viene raccontata in due momenti differenti. Viviamo la storia presente tramite la voce narrante di Tate e allo stesso tempo scopriamo, capitolo dopo capitolo, cosa è successo sei anni prima dalla voce di Miles. Questi due personaggi si sono trovati per caso, inizialmente cercano cose differenti ma come ci si aspetta dai migliori romance prima o poi le loro strade collidono. Tate l’ho trovato un po’ autodistruttiva, all’inizio mi era piaciuta molto, mi sembrava una ragazza determinata e con la testa sulle spalle, ma la sua relazione con Miles non mi ha convinta subito. Ci sono volute un po’ di pagine prima che cambiassi idea.
Miles d’altra parte, si capisce subito che sta nascondendo qualcosa del suo passato. Lo si capisce dal suo atteggiamento e sopratutto si capisce sempre di più dai capitoli che ci raccontano di lui. Mi aspettavo da un momento all’altro che la tragedia piombasse nella storia. La Hoover è famosa per caricare di emozioni forti ogni sua storia e questa tragedia l’aspettavo dietro l’angolo ad ogni pagina. Quando è arrivata, ero pronta, tutta la storia portava a quello e anche se mi ha straziato un bel po’ sono riuscita a non versare lacrime.
Lo stile è sempre fluido e ogni pagina ti accompagna nello sviluppo della storia, mi aspettavo quel qualcosa in più ma alla fine è stata comunque una lettura molto piacevole. Ora sono prontissima a buttarmi in qualche altra sua lettura e chissà magari questa volta sarò un po’ più sorpresa.
★ ★ ★ ☆ ☆
Ciaoooooo!!
Trovo tutte le storie della Hoover mancanti di qualcosa. Nel caso di Ugly Love il mio problema con questo libro è stato che ho trovato completamente assente il contesto. Esistevano solo Tate e Miles, niente lavoro, niente vita al di fuori di loro due.
Ho ascoltato anch’io l’incastro imperfeto con audible, ed ora invece sto ascoltando 9 novembre…
Più conosco i libri della Hoover e più mi convinco che il target è per le adolescenti trepidanti di amore e scoperte… io li sto trovando troppo stucchevoli a tratti, o assurdi come 9 novembre (sono solo al 7° capitolo) dall’altro.
Cmq son libri scorrevoli e carini che si fanno “leggere” con piacere 😉