Cosa mi raccontate di bello? Non so se lo sapete ma oggi a Milano inizia il Salone del mobile e il Fuorisalone, in occasione di queste giornate ci sono sempre un sacco di eventi interessanti, dove scoprire cose nuove e rilassarsi in compagnia. Qualcuno di voi ci andrà? Io pensavo di fare un salto una di queste sere dopo il lavoro, giusto per vedere cosa hanno organizzato quest’anno. Magari scovo qualche angolino perfetto per la lettura!
Oggi, comunque, vi parlo di un romanzo che mi ha stupito molto in positivo: Il grande fuoco di Krysten Ritter edito da Sperling & Kupfer, vediamolo subito…
IL LIBRO
IL MIO PENSIERO
La storia ci racconta le indagini di Abby, alle prese con i diritti ambientali, contro la Optimal un’azienda situata nella piccola città di provincia dove è nata. Il passato è pronto dietro l’angolo e, tornata in paese, per Abby sarà difficile fare i conti con tutto quello che è successo. Ho apprezzato molto il modo in cui le indagini facciano riaffiorare pian piano i ricordi della protagonista che non se ne era mai sbarazzata completamente. I filoni narrativi si sovrappongono fino a far coincidere tutti i pezzi del puzzle e dare finalmente una risposta agli interrogativi che hanno tormentato per anni la giovane Abby.
L’analisi del personaggio è davvero ben delineata e coinvolge molto nella lettura. Scavare nel passato di Abby e della Optimal ha mantenuto un buon ritmo per tutto il tempo, tant’è che il romanzo si legge davvero velocemente. I personaggi secondari sono fondamentali e ben caratterizzati soprattutto Misha e Brent. Avevo il sentore fin dall’inizio che Misha nascondesse qualcosa, dai ricordi di Abby alla persona che ci viene descritta c’era un cambiamento troppo radicale ed ero curiosa di capire cosa si celasse dietro la sua maschera.
Una menzione va a Kaycee, un personaggio davvero molto particolare. Non è mai presente fisicamente perché scomparsa quando era una ragazzina, ma più presente che mai con la sua assenza. È il passato che richiama Abby, è la ragione per cui tutto prende il via. Non è un personaggio positivo, da ragazzina era un bel tipetto, un bullo. Ma Abby riesce a raccontarci anche i suoi aspetti positivi e per certi versi ci fa mettere Kaycee sotto un’altra luce.
Il ritmo è calzante e dopo poche pagine si ha voglia di conoscere tutti i segreti di questo piccolo paesino. Si indaga insieme a Abby e si è spinti dalla curiosità sui fatti che hanno portato alla scomparsa di Kaycee. Mi è piaciuto come ogni pezzo ha trovato alla fine un suo posto e ho apprezzato la possibilità di leggere un piccolo stralcio del “dopo” grazie all’epilogo.
È stata una lettura molto interessante, se amate le indagini questo romanzo fa per voi!
★ ★ ★ ★ ☆
Ciaoooooo!!