Cosa mi raccontate? Oggi vi vorrei parlare della mia ultimissima lettura ovvero del romanzo di cui vi abbiamo parlato in questi giorni con il blogtour : Il marciume di Siri Pettersen edito dalla Multiplayer Edizioni. È stato un piacere partecipare al blogtour e al review party e ora vi racconto come è andata la lettura. Per chi non avesse letto il primo fate attenzione agli spoiler e se invece volete rinfrescarvi le idee vi consiglio di leggere (se non lo avete già fatto) la tappa di Regin la Radiosa, che ha riepilogato tutto benissimo.
IL LIBRO: “IL MARCIUME”
IL MIO PENSIERO
Come vi anticipavo ieri nel WWW non sono riuscita a rileggere La figlia di Odino prima di cominciare la lettura de Il marciume e un po’ mi è dispiaciuto perché tante cose non erano fresche fresche e avevo un po’ di dubbi. Però la lettura si è rivela altrettanto bella quanto il primo volume anzi per certi versi si sono risolte alcune cose e quindi mi sono lasciata trasportare di più.
Il marciume prende il via con Hirka nel nostro mondo, dove tutto dovrebbe essere più simile a lei, una figlia di Odino, senza coda. Ma in realtà anche qui tutti sembrano trovare in lei qualcosa che non va e dopo essersi rifugiata per qualche tempo in una chiesa l’azione prende il sopravvento e tutto si mette in moto. Kuro, il suo corvo, si trasforma in un nato dalla carogna, Naiell che non sarà facile da gestire. Insieme a loro prende parte alle avventure, Stefan, un umano che vuole vendicarsi di Graal. Allo stesso tempo leggiamo la storia dal punto di vista di Rime, che è rimasto a Ymslanda e non si da pace per quello che è successo, e dal punto di vista di Graal che sta cercando di attuare il suo piano.
Una cosa che non manca nei romanzi della Pettersen è sicuramente l’azione, ogni pagina è un continuo susseguirsi di colpi di scena. È facile seguire il ritmo della lettura e dopo pochissimo tempo il romanzo è già bello che finito. Ho provato a prolungare un pochino la lettura, soprattutto per segnarmi alcune bellissime citazioni ma alla fine è stata comunque una lettura super veloce.
Hirka continua a cercare il suo posto, è piena di dubbi e la voglia di trovare una risposta è fortissima. È stata allontanata da Ymslada pensandola causa dell’arrivo degli Orbi ma adesso come può tornare indietro? Rime si sente inutile, è alla ricerca di un modo per riaprire il cerchio di pietre e rivedere Hirka e allo stesso tempo lotta con il Consiglio e la sua natura. Come può conciliare tutto? E Graal beh, lui non mi piace per niente. Però è stato interessante leggere anche il suo punto di vista.
L’ambientazione di questo secondo volume riprende quella del primo, i villaggi nordici che mi avevo affascinato tanto tornano in contrapposizione con il nostro mondo e sopratutto il nostro tempo. La Pettersen ha creato davvero un buon mix. La diversità è un punto focale e fa da sfondo agli ottimi personaggi e all’ambientazione stessa.
Una lettura che sono felice di aver potuto affrontare. Un romanzo capace di trascinarci in due mondi diversi, mescolandosi e creando un ottimo mix. Una serie di cui ora non posso fare altro che aspettare il capitolo conclusivo!
★ ★ ★ ★ ☆
Ciaoooooo!!
non vedo l’ora che esca il seguito