Cosa mi raccontate? Oggi vi vorrei parlare della mia ultimissima lettura: Il quaderno dei nomi perduti di Sofia Lundberg edito dalla DeA Planeta Libri. Ho letto questo romanzo tutto d’un fiato e sono felicissima di dirvi che ho una sorpresina per voi… una copia de “Il quaderno dei nomi perduti” cerca una nuova casa e uno di voi può essere il fortunato lettore che potrà perdersi tra queste pagine. Vi invito quindi a leggere il mio pensiero e partecipare numerosi su Instagram ♥.
IL LIBRO: “IL QUADERNO DEI NOMI PERDUTI”
IL MIO PENSIERO
Appena ho adocchiato Il quaderno dei nomi perduti mi sono innamorata della copertina, così delicata che mi ha spinto a informarmi di più sul romanzo. La trama ha fatto tutto il resto, mi ha spinto a iniziare a leggere la storia di Doris e una volta iniziato è stato un tripudio di emozioni. La lettura si è rivelata davvero bella ed essendo il romanzo d’esordio della Lundeberg sono rimasta davvero colpita.
Il romanzo ruota attorno ai ricordi di Doris, la sua vita ci viene raccontata attraverso gli incontri salienti della sua storia. Ogni nome che ha incontrato è stato appuntato su questo quaderno rosso, regalatogli dal padre in giovane età. Attraverso questi nomi conosciamo una Doris giovanissima alle prese con Paesi stranieri, lingue sconosciute e una forte cocciutaggine.
Nel momento in cui tutto prende il via Doris ha 96 anni e lontana dalla pro nipote Jenny, le scrive tutto quello che può ricordare. Ho adorato la delicatezza con cui questa anziana signora si racconta e vuole tenere al sicuro tutte le sue memorie. Quelli che per Doris sono ricordi, per il lettore è un’avventura in piena regola. Le emozioni non mancano, ho passato momenti di tensione nei suoi racconti nel periodo della seconda guerra mondiale e ho tirato un sospiro di sollievo man mano che la storia seguiva il suo corso.
Tra i personaggi che Doris incontra nella sua vita, senza ombra di dubbio gioca un ruolo estremamente importante Allan. Il primo amore, quello che proprio non si può dimenticare. Che nonostante le distanze, nonostante la guerra e nonostante le difficoltà di comunicazione perdura per anni. Non si spegne.
A fare da sfondo a tutte le avventure della protagonista abbiamo diversi Paesi, iniziamo il viaggio a Stoccolma, per poi spostarci tra le strade di una Parigi piena di vita, per scappare poi verso New York per allontanarsi dalla guerra. Ma non senza trovare mai il proprio posto e la voglia di tornare a casa. Ci ritrova quindi a passare per l’Inghilterra per poi riuscire finalmente a fare ritorno al punto di partenza.
È stato un viaggio, un viaggio fisico e spirituale. Un viaggio tra i ricordi e i sentimenti. Per amare, per conoscersi, per trovare il proprio posto. È stata davvero una lettura bellissima che sul finale mi ha fatto versare qualche lacrima. Perché il rapporto tra Doris e Jenny è qualcosa di puro, qualcosa che vale la pena leggere.
Lo stile della Lundberg sicuramente aiuta a perdersi tra le pagine di questo romanzo. Ma è proprio la storia in sé a catturare il lettore e non lasciarlo più. Una lettura che suggerisco di leggere a tutti!
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Ciaoooooo!!