Buongiorno wordsbookiani!
O mamma! Oggi sono super agitata, ormai manca davvero pochissimo al weekend e all’incontro con Jay Kristoff che non sto più nella pelle. Non sono riuscita nel mio intento ma non importa, domani è il giorno X e devo ancora decidere un sacco di cose.
Comunque, per il post di oggi, vi vorrei parlare de La ragazza con le parole in tasca di Anna Dalton pubblicato da Garzanti all’inizio del mese di settembre. Ho letto il primo volume in occasione di questa uscita e ve ne ho già parlato settimana scorsa [QUI il post con il mio pensiero sulla lettura] e non sono riuscita a resistere, così ho divorato anche il secondo!
IL LIBRO
IL MIO PENSIERO:
Il primo anno al Longjoy College è ormai finito: è così che si conclude il primo volume, L’apprendista geniale. Con i nostri personaggi che si salutano alla fine di un anno pieno di esperienze intese. Ed è proprio nel periodo delle vacanze estive che riprende il racconto in La ragazza con le parole in tasca. Non c’è dubbio che leggerli uno di seguito all’altro mi abbia aiutato e immergermi completamente nella storia, ma già dalle primissime pagine del secondo volume è facile ritrovare il ritmo calzante che aveva contraddistinto la prima lettura.
Il secondo anno al Longjoy College promette ancora più dinamismo del primo. La grande novità di quest’anno è, senza dubbio, l’arrivo di un nuovo studente: Zen. Zen è la controparte maschile di Andrea, l’esatta metà con le stesse passioni. Non è un caso che il nuovo arrivato metta subito in crisi il rapporto già fragile tra Andrea e Joker. E, anche se un po’ me lo aspettavo, diciamo che ho sperato fino all’ultimo che non si creasse un triangolo amoroso. Mi è andata male ma comunque ci hanno pensato Marilyn e Andre a tirarmi su il morale.
Credo che Marilyn sia il personaggio che mi piace di più in assoluto. È simpatica e fuori dagli schemi, sentivo che qualcosa di strano bolliva in pentola e sono davvero contenta di quello che è successo. Anche se è un personaggio secondario, ho davvero apprezzato le scene in cui è presente. Mi ha fatto sorridere parecchio il suo incontro con il piccoletto a scuola (si sono proprio trovati).
Durante questo nuovo anno, succedono davvero tante cose e la sensazione che sia un anno di passaggio, svanisce all’istante. È più dinamico, ci si sposta di più da Venezia ma allo stesso tempo si ritorna nei luoghi del passato ed è bello rincontrare tutti e vederli cresciuti. È un libro che fa sorridere molto anche se con qualche momento d’ansia!
Il romanzo si incentra nuovamente sulla storia di Andrea, l’accompagna nel suo percorso di crescita e ci avvicina ancora di più alla storia della madre. Questo è l’aspetto più delicato del romanzo. La relazione che Andrea ha avuto con sua madre è qualcosa di incredibile e che la sprona ancora adesso. È davvero forte la presenza del loro legame, anche dopo anni dalla morte della madre, ed è interessante scoprire pian piano qualcosa di più del suo passato.
Arrivati alla fine si ha davvero voglia di avere il volume conclusivo tra le mani. La necessità di sapere dove la storia condurrà Andrea è fortissima. Peccato che dovrò aspettare ancora un bel po’ prima dell’uscita ma per il momento sono davvero contenta di aver fatto questa lettura.
Il mio giudizio: 4/5
★ ★ ★ ★ ☆
E voi cosa ne dite, lo leggerete? Lo avete già letto?
Un abbraccio
Clarissa